Alla RASSEGNA CORALE, tenuta venerdì 22 settembre 2006, dedicata al ricordo di Don Alessio, ad un anno dalla sua scomparsa, su proposta del parroco Don Sante Monese è nata un'operazione che ha lasciato alla comunità di Calmasino un ricordo duraturo.
Nel definire con Don Sante alcuni dettagli organizzativi della rassegna corale, si è parlato anche dei
lavori in corso per la ristrutturazione del campanile e del concerto campanario (del '700' a 5 bronzi): era necessario fondere e ripristinare la campana grossa e sarebbe stata
una bella occasione per aggiungere una sesta campana più piccola. La spesa prevista era considerevole; per dare un primo contributo si è deciso di devolvere quanto raccolto nella distribuzione
del DIARIO. L'introito è
stato superiore alle aspettative, ma l'impegno residuo restava consistente; nonostante questo, dopo una rapida consultazione il direttivo ha deciso che - confidando sulla divina provvidenza di
manzoniana memoria e magari pagando a rate - gli alpini si sarebbero fatto carico di finanziare l'acquisto della nuova campana.
Raschiando il fondo dell'esigua cassa, organizzando una lotteria e lavorando intensamente nelle successive sagre paesane, entro il 2007 il Gruppo è riuscito a saldare il debito. Nel frattempo la "sestina" con l'effigie di Don Alessio aveva già iniziato a far sentire la sua voce.
Il gesto assume un'importanza che va ben oltre la somma spesa. Non sappiamo con certezza quanto durerà il sodalizio alpino, il dibattito è in corso, l'abolizione del servizio di leva e l'avanzare dell'anagrafe fanno già sentire i loro effetti. Penso che lasciare opere destinate a durare secoli, sia il modo migliore per perpetuare i valori dell'A.N.A. (Angelo Mancini)
CURIOSITA': i concerti del 1700/1800 erano generalmente a cinque campane, quella più bassa di nota e, di conseguenza, la più pesante, veniva chiamata grossae la più piccola veniva chiamapa appunto piccola. Il perchè del nome sestina è facilmente spiegabile: senza scalare il numero alle altre campane si chiama sestinala campana aggiunta. E' la più alta di nota e quindi la più leggera, ma per non far confusione la vecchia piccola rimane piccola.